29 marzo 2017

Rischiarare quella strada militare

Tratto dal nº 15 del 14 aprile 1963 del Corriere dei Piccoli.



5 commenti:

Fanzinoteca d'Italia ha detto...

Una tavola del Grande Leone Cimpellin, proprio di ieri la notizia della sua scomparsa.
Un grandissimo, a mio modesto avviso, che lascia dietro se tante espressioni di gioia e passione grazie al suo stupendo lavoro di autore fumettista.

gianluca Umiliacchi

Corrierino ha detto...

Nel bagno di casa mia è appesa una tavola originale con dedica autografa di Leone Cimpellin.
La si può vedere nel post Gelsomino e il pirata Barbarossa da cui è tratta.

Massimiliano ha detto...

Non sapevo fosse scomparso ...
Forse per questioni di gusto, i personaggi e i disegni di Cimpellin non mi hanno mai entusiasmato, ma li leggevo comunque volentieri. Dei suoi passaggi sul CdP, l'unico di cui conservavo qualche ricordo strutturato era Gianni e Rob-8, e vaghe indistinte reminiscenze di altri personaggi. Ricordo invece molto bene il Tigre nel motore, anche se all'epoca non lo associa a lui. Qualche anno dopo mi capitò tra le mani un albo di Jonny Logan, La mafia non esiste, una storia discreta, ma anche in questo caso non riconobbi il suo stile. Il personaggio ebbe un buon successo, ma non ebbi occasione di leggerne altre storie. Sono poi ragionevolmente convinto che diversi fumetti che ho letto casualmente dall'infanzia fino alle soglie dell'età adulta siano stati disegnati da lui, anche se non mi sono mai preoccupato di conoscerne l'autore.
Ma indipendentemente dai gusti, è stato un artista che ha contribuito a modellare l'ambiente del periodo e ha lasciato un segno del suo passaggio.

Fanzinoteca d'Italia ha detto...

Per coloro ai quali possa interessare, il seguente link porta ad una delle interviste che ho fatto al grande Leone Cimpellim.
E' di 10 anni fa, poca cosa ma, comunque, un ricordo sentito.
http://www.progettobabele.it/fumetti/leocimpellin.php
gianluca il fanzinotecario...

Corrierino ha detto...

Gianluca, grazie per la tua bellissima intervista a Leone.
Mi ha colpito molto e condivido tutto quello che Cimpellin ha affermato,
compresa anche l'affermazione dirompente e purtroppo lapidaria che il '900 è stato il secolo del fumetto.