25 settembre 2008

Operazione antisequestro

Tratto da il Giornalino nº 9 del 4 marzo 1979.

I 45 episodi di Spugna (227 tavole) sono usciti su il Giornalino tra il 1976 (nº 48) e il 1985 (nº 35).

Peroni narra in due post del suo blog (qui e qui) delle difficoltà che ha avuto con il direttore del Giornalino,
a cui non piacevano i testi della De Luca, e che hanno portato alla chiusura della serie.









7 commenti:

pavolist ha detto...

Ho scoperto da poco questo bellissimo sito... Grazie per farci rivivere gli splendidi ricordi di questi bei fumetti che hanno allietato la nostra infanzia!!! Non sapevo che "Spugna", un fumetto per me fresco, simpatico, giovanile e niente affatto volgare, avesse dovuto scontrarsi con la disapprovazione del direttore del Giornalino. Ma perché?!?! (il blog di Peroni, non essendoci più lui, ora non esiste più, ma mi sarebbe piaciuto leggere i suoi post in proposito).

Vincenzo ha detto...

Ma, a me semplicemente questa storia appare debolissima. Ancora non conosco altre storie di Spugna, ma magari la ragione sta soltanto nella qualità delle trame

Gianni ha detto...

E' un dubbio che ho da tempo: erano le storie ad essere deboli, oppure il fatto che concedendo sole 4 pagine, si costringessero gli autori a destrutturarle?
Oggi molti definirebbero un racconto come questo una "Situazione" piuttosto di usare la parola "Storia"
La struttura delle storie di Spugna richiama quelle di Olivella - attenzione, solo la struttura avulsa dal contesto - ma può anche darsi che autori e direzione avessero in mente target di pubblico molto diversi.

Corrierino ha detto...

Il blog di Carlo Peroni non esiste più,
però ne esiste una copia mirror qui,
da cui ho ricopiato qui sotto le considerazioni di Peroni su Spugna, il direttore del Giornalino e Laura De Luca:

«"SPUGNA": i testi erano per la maggior parte dei casi scritti da Laura De Luca, si', proprio la figlia del famosissimo Artista del fumetto d'Autore Gianni De Luca. Questo personaggio era durato un certo tempo ma qualche volta il Direttore di allora aveva chiesto a me di scrivere i testi di alcune storie poiche', pur essendo la figlia di un notevole artista, Laura De Luca non aveva ancora molta pratica con i testi dei fumetti. Le storie cosi', scritte da me, risultarono molto piu' divertenti ed efficaci, ma... la cosa non era piaciuta a Laura De Luca... che ha avuto delle discussioni con il direttore del Giornalino e, alla fine, le storie di Spugna furono soppresse del tutto!»

Gianni ha detto...

Grazie per le informazioni,
Chi non c'era, da fuori, immagina degli scenari. Chi c'era invece sa.
Malgrado tutto, a mia sorella ed alle sue amiche Spugna piaceva perché era allegro e ben disegnato. Non é che in quegli anni ciò che appariva nei fumetti o in tv avesse sempre lo spessore tecnico o le strutture di oggi, e poi, a quell'età, non ci ponevamo il problema.

Ma un vero piccolo tesoro è il link, un altro pezzettino dell'Atlandide...

Vincenzo ha detto...

La ragione ce l'ha comunicata Corrierino, con le parole dello stesso Peroni. Hai ragione, Gianni, riguardo all'utilizzo del termine "storia" anziché "situazione". Però credo che l'idea della "destrutturazione" delle storie (o situazioni) non sia corretta: nel senso che i fumettisti di una rivista organizzata come il Giornalino lavorano su commissione, con precise richieste e precisi requisiti, talché l'autore (o gli autori) costruiscono la storia in base alle regole (editoriali, e quindi economicamente inderogabili, oltre che frutto di equilibri interni alla stessa impaginazione del periodico). Quindi, la bravura degli autori sta proprio nel gestire i loro soggetti in relazione a questi "vincoli".
Grazie sempre a Corrierino per il prezioso regalo di questo blog. Parteciperò alla raccolta fondi.

Gianni ha detto...

@Vincenzo, Il panorama editoriale di allora era complesso e stava evolvendo, non c'ero e non ho né il modo né l'intenzione di giudicarlo, ci mancherebbe. Non sto dicendo che fosse sbagliato. Sto dicendo invece che una cosa mi dispiace: il fumetto è un'arte figurativa, e tutto ciò che leggo dai blog e dai commenti di chi c'era mostra che nel tempo editori, autori e disegnatori si sono visti via via sottrarre sempre più risorse.
Ance se molti grandi autori ci hanno lasciato opere memorabili, rimarrò sempre con la sensazione -personalissima- di un immenso potenziale, che però è rimasto inespresso per non aver trovato terreno fertile.